Si è fatto un gran parlare del worm Stuxnet e di come sia quasi certamente responsabile del parziale blocco del programma nucleare Iraniano, avendo plausibilmente causato la rottura delle centrifughe necessarie all’arricchimento dell’uranio; soprattutto, si è fatto un gran teorizzare riguardo all’identità degli autori di tale worm.
Non che serva poi troppa fantasia a individuare le parti in causa… In ogni caso, in questo interessante (e lungo) articolo del NY Times si riassume la vicenda con una quantità di dati all’intorno tale da lasciare pochi dubbi al riguardo.
Oramai è definitivamente conclamato come la CyberWar non sia più mera teoria.
Purtroppo, la “componente Cyber” rappresenta solamente la parte più esotica di una vicenda di spionaggio, sabotaggi e omicidi perfettamente in linea cone le vecchie abitudini, da ambo le parti.
In questo quadro, infatti, si inseriscono quasi certamente sia l‘omicidio di John Wheeler III -tra i responsabili della creazione e messa in funzione della Air Force Cyber Command e sospettato di essere coinvolto nell'”Operazione Stuxnet” per conto degli USA- che i ripetuti assassinii e/o misteriose sparizioni di scienziati coinvolti nel programma nucleare Iraniano, con particolare rilevanza per l’attentato ai danni di Majid Shahriari, che si stava occupando esattamente di debellare Stuxnet dai sistemi Iraniani.
Difficile dire chi ne esca meglio…
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