Da sempre adoro i felini e con poco sforzo ho convertito a questa adorazione anche la mia Signora.
Per 6 anni ci ha tenuto compagnia il buon Randi, protagonista indiscusso della suddetta conversione, ma che ci ha lasciato in un brutto giorno del 2007 dopo essere stato avvelenato da qualcuno.
Randi era uno spirito libero e -per come l’abbiamo vissuta- buona parte delle ragioni che hanno portato alla sua primatura dipartita sono da ricondurre al fatto che mentre eravamo al lavoro, dotato della sua gattaiola, approfittava della nostra assenza e della conseguente noia per andarsene a zonzo.
La geniale soluzione ipotizzata è stata dunque: “stavolta ne prendiamo due, così si tengono compagnia a vicenda e non li facciamo andare a zonzo“.
Cosicchè in capo a poche settimane il vuoto della nostra casa è stato riempito da due nuove presenze pelose, e ci hanno raggiunto dapprima Sauron -un classico Europeo brown tabby- e poco dopo Gandalf, un Siberiano delle Foreste blue tabby.
La scelta si è rivelata decisamente opportuna: i due mici hanno iniziato ad andare immediatamente d’accordo e la reciproca compagnia li tiene in effetti abbastanza occupati da limitare la loro tendenza alla fuga.
Nel 2009, poi, dopo aver finalmente comprato casa ed esserci insediati in una abitazione più grande e con un minimo di scoperto, abbiamo deciso che c’era spazio a sufficienza per toglierci lo sfizio che da un po’ ci solleticava: l’aggiunta di un gatto rosso alla colorata colonia felina.
Così ci ha raggiunto Isildur, un altro Siberiano proveniente dallo stesso allevamento amatoriale di Ronchi dei Legionari da cui proviene Gandalf.
Il carattere di Isildur è decisamente simile a quello che abbiamo ritrovato in Gandalf e che ci ha fatto rapidamente adorare i siberiani: hanno atteggiamenti che a tratti ricordano i cani (come il fatto che entrambi ti seguano per casa e vengano appena li chiami) e la necessità di sentire la nostra presenza: ci si accoccolano accanto, sfiorandoci appena pur di avere un contatto fisico e felicemente fanno delle grandi fusa, già felici per così poco…
Ma mentre Gandalf è incline alla fuga avventurosa nei giardini dei vicini (appena può ci prova) Isi pretende di uscire all’aperto per starsene poi vicino alla porta di casa a guardare il mondo, senza nemmeno tentare d’allontanarsi.
Purtroppo l’approccio succitato non è bastato: ad Agosto 2011 Sauron ha mangiato qualche esca avvelenata durante una sortita nel giardino del vicino, lasciando noi e i suoi “fratelli” a piangerlo… 😦
Curiosamente, dopo aver passato settimane intere a cercare di individuare il fratello assente nel giardino accanto (struggente, davvero) l’esperienza sembra aver tolto a Gandalf la voglia d’avventura: pretende di uscire, ma si limita a stare davanti alla porta a guardarsi in giro…
Strane bestie…
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