Nonostante il titolo zoofilo, sempre di spam si parla.
L’aumento sostanzioso nella quantità di spam rilevato nel corso degli ultimi giorni, quale che ne fosse la ragione, pare essere stato una sorta di “canto del cigno” di una botnet che forse sapeva di avere i giorni contati.
Partiamo dai fatti: come visibile qui accanto, nella serata di ieri la quantità di spam ha subìto una drastica riduzione, portandosi a valori (meno del 70% del traffico complessivo) che non si vedevano oramai da parecchio tempo.
Questa osservazione, apparentemente, non è un fenomeno locale, ma è stata riscontrata in maniera sostanzialmente contemporanea da praticamente tutti gli osservatori. La causa più probabile apparirebbe essere la chiusura di McColo Corp., hosting provider con sede nella California del Nord (curiosamente, come Atrivo), additata come una delle reti con la maggiore concentrazione di attività di controllo di botnet, e dalla cui rete, secondo le stime degli addetti ai lavori, veniva orchestrato l’invio di quasi 3/4 dello spam che giornalmente vediamo passare.
Nel perenne gioco di “schiaccia la talpa” tra i buoni e i cattivi, McColo è stata disconnessa, e con ciò le botnet ivi controllate parrebbero essersi fermate.
Per poco. Godiamoci la quiete, perchè tanto è certo che in capo a poche ore le attività riprenderanno altrove, come sempre è accaduto finora…