Qualche giorno fa, CNNIC (ovvero il registro che regola e gestisce il ccTLD .CN) ha deciso, apparentemente, che la quantità di rumenta presente nel proprio TLD era decisamente divenuta eccessiva, e ha deciso di porre rimedio.
Il modus è abbastanza banale: inizierà a richiedere che ogni registrazione di dominio sia accompagnata da “pezze” cartacee, che attestino l’identità di chi sta registrando il dominio, in assenza delle quali il dominio verrà cessato.
Che sul medio termine ciò si dimostri un valido deterrente è ancora tutto da dimostrare: la data-limite per poter produrre la documentazione cartacea è infatti 5 giorni dopo la data di registrazione, e per gran parte degli schemi di abuso più aggressivi che si basano sull’utilizzo massiccio di domini usa-e-getta (come fast-flux) 5 giorni sono abbondantemente sufficienti.
Nel breve termine, tuttavia, è in corso una fuga di massa da parte dei soliti ignoti, in direzione di altre risorse.
In particolare, molto sembra spostarsi in direzione di LiveJournal e il già abbondantemente abusato spaces.live.com di Microsoft.
Quest’ultimo sta infatti vedendo un incremento notevole dei domini di terzo livello utilizzati per ospitare spam, pur partendo da una base di abusi di tutto rispetto (i dati relativi alla giornata odierna sono aggiornati al momento in cui scrivo, e la giornata è tutt’altro che finita):
- 20091214: 2129
- 20091215: 2287
- 20091216: 2837
- 20091217: 3327
- 20091218: 3734
Per quanto riguarda LiveJournal, la situazione è migliore nei numeri ma assai peggiore nel trend:
- 20091214: 94
- 20091215: 98
- 20091216: 98
- 20091217: 452
- 20091218: 733
Quel che, personalmente, più mi infastidisce è il fatto che da parte di Microsoft sarebbe uno sforzo probabilmente risibile -rispetto alle attività che giornalmente svolgono- porre in atto meccanismi che siano in grado di contrastare questo stato di cose già all’atto della creazione degli account abusati.
Apparentemente, tuttavia, non vi è alcun interesse a farlo, considerando che oramai l’attuale stato di cose procede da oltre 12 mesi.
Parallelamente, noto anche un sostanziale incremento dei domini “leciti” crackati ed usati per appoggiarvi redirect verso siti di spammer.
Incremento, questo, plausibilmente dovuto al “successo” di Zeus, che, al pari dei suoi predecessori, provvede a rubare le credenziali di accesso memorizzate sui PC che infetta, fornendole solertemente alla gang che lo controlla, che poi le utilizzerà per eseguire accessi FTP non autorizzati con cui uploadare i contenuti di suo interesse sui siti delle vittime.